"Quelli delle piante"

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UN LEMBO DI TERRA PISTOIESE DAVANTI ALLA GROTTA DI LOURDES
In ricordo di Luciano Bani
e Giorgio Tesi realizzato
nello spazio della
Grotta delle Apparizioni il
GIARDINO  D’OMBRA
grazie alla collaborazione della
nostra Associazione con la
Fondazione Giorgio Tesi Onlus,
che ha donato gli alberi

 

placca

E’ mattina presto, anzi molto presto … sono le 3 del 22 giugno.
Con un occhio aperto ed uno chiuso ci ritroviamo tutti presso la sede della fondazione Giorgio Tesi, dove ci aspetta l’autobus per andare a Lourdes. Molti di noi sono attrezzati con macchine fotografiche o hanno il telefonino per fare foto, ma c’è un senso di rispetto reciproco e nessuno si azzarda a usare questi mezzi per immortalare delle facce spente, spaurite, stralunate, nelle quali si può leggere chiaramente: “Ma chi me lo fa fare?”.
Si parte! Il viaggio fino all’alba è silenzioso, tutti sonnecchiano in attesa di vedere la luce del sole che, essendo il giorno più lungo dell’anno, arriva molto presto. Allora ci guardiamo in faccia e .. “Ci sei anche te! Che piacere!”. Sì, perché non sapevamo ancora chi erano i nostri compagni di viaggio.
Siamo alla fine di giugno e dopo  un anno di impegni in campo professionale e pastorale è forse comprensibile e umano che anche la preghiera, a cui siamo abituati nei viaggi verso Lourdes, si limiti alla recita di Lodi e, naturalmente, ad un pensiero all’ingresso della città di Lourdes. 

Si arriva all’ora di pranzo: alcuni pranzano al ristorante dell’area di servizio, altri si seggono sull’erba delle aiuole e tirano fuori panini e bottigliette d’acqua (fa caldo e ce n’è bisogno). Si riparte e, finalmente, verso le diciotto si arriva all’albergo di Lourdes, dove troviamo ad accoglierci Gigliola, Marco, Alberta e altri amici che erano già lì da alcuni giorni. Riposo, cena, e poi tutti al santuario per la processione serale con i flambeau e la preghiera alla Madonna.
Si sembra tanti canarini con il k-way giallo brillante, ma questo ci fa riconoscere come “quelli di Pistoia”, “quelli delle piante” e ci viene riservato il posto di onore subito davanti alla statua della Madonna, ed alla fine della processione ci viene assegnato un altro “posto d’onore” lungo la scala sulla facciata del santuario.
A conclusione della giornata una partecipata messa alla Grotta celebrata da padre Nicola Ventriglia, poi, stanchi, tutti a nanna!
Il giorno dopo sveglia e poi, tutti insieme sempre vestiti da canarini, si va verso la grotta. Qui, appena fuori della piazza del santuario ci aspetta il vero motivo del viaggio. E’ stato creato un bel viale (anche se per il momento le piante sono ancora un po’ piccole per parlare di “viale”) che accompagna i pellegrini fino alla grotta e che rende molto più accogliente quello spazio anonimo che era davanti alle fontanelle. L’idea dell’architetto è bella e ben riuscita.  Soprattutto, però, poco dopo, si scopre il motivo per cui non possiamo più dire: “Chi me lo ha fatto fare?”. Alla presenza del Vescovo di Pistoia, Mons. FAUSTO TARDELLI, di FABRIZIO TESI, Presidente della “Fondazione Giorgio Tesi onlus, del Responsabile dei Lavori del Santuario, M. SÉBASTIEN MAYSOUNAVE, del Rettore del Santuario, p. ANDRÉ CABES, dell’Assessore del Comune di Pistoia, MARIO TUCI, viene scoperta una targa che rimane a memoria del perché quelle piante dei vivai di Pistoia sono state messe a dimora proprio accanto alla grotta di Lourdes:
Finita la cerimonia con i relativi discorsi delle autorità riprendiamo il nostro autobus e ripartiamo per Pistoia. Il viaggio di ritorno è più vivo di quello di andata, ora ci si conosce e si parla, si discute, si commenta durante le lunghe ore di ritorno. E’ mezzanotte passata quando arriviamo a Pistoia. Siamo un gruppo di “zombie” che stentano a riconoscersi e che ritornano subito con le proprie auto a casa, agognando di potersi riposare da questo pazzo, ma splendido tour de force.

Piero Pierattini
diacono

 canarini

 

 

 

 

 

 

 

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